NEAPOLIS ΣΥΝΕΝΤΕΥΞΕΙΣ

“Tuteliamo la vera lingua napoletana”: intervista a Prof. M.Verde

 

TUTELIAMO LA VERA LINGUA NAPOLETANA

 

M.G.N.: Buongiorno dott.Verde. Lei si occupa di lingua napoletana in quali termini?

M.V.: Buongiorno si, sono il presidente del gruppo di ricerca indipendente “Accademia Napoletana” e ci occupiamo di promuovere la lingua napoletana in Italia e all’estero attraverso progetti con le scuole, convegni e collaborazioni accademiche internazionali per la tutela culturale dei parlanti Napoletano. Sono Interlocutore con l’UNESCO per la Decade Internazionale per le Lingue Autoctone 2022-2032, per la lingua napoletana.

 

M.G.N.: Ci spiega meglio cosa intende per “tutela culturale”?

 M.V.: Intendo promuovere e sensibilizzare le nuove generazioni soprattutto di napoletani e campani al valore della propria identità che come insegnate voi greci è anche lingua (idìoma) cercando di allontanarli da una sottocultura che è alimentata dai mass media e da un certo mondo “intellettuale”.

 

M.G.N.: A tal proposito le istituzioni napoletane cosa fanno in concreto? Lei collabora con il mondo accademico italiano?

M.V.: Premesso che sono autore del primo corso di lingua e cultura napoletana di livello europeo riconosciuto dal comune di Napoli (2017), a parte ciò  le istituzioni campane da me e dai miei collaboratori internazionali più volte interpellate e sollecitate non sembrano mostrare interesse per i temi e le problematiche a loro evidenziate, soprattutto quanto alla rappresentazione attraverso i mass media dei parlanti Napoletano, specie donne e bambini. Nessun riscontro da parte delle università italiane neppure quanto alla questione giuridica ai sensi delle convenzioni internazionali che tutelano i diritti linguistici come diritti umani. Molto ascolto invece e sostegno ricevo internazionalmente da personalità accademiche di primo piano.

 

M.G.N.: Cosa intende per tutela giuridica?

M.V.: Innanzitutto credo e sono fermamente convinto che non si possa parlare di tutela di un patrimonio linguistico quale quello napoletano e men che meno approcciarsi al mondo scolastico o delle arti senza fronteggiare in concreto le contraddizioni di un sistema culturale dove i diritti per esempio in capo ai fanciulli o che tutelano contro la violenza di genere sono sovente compressi attraverso la diffusione e promozione di modelli (fictions, cinematografia, ecc.)  degradanti rispetto a questi soggetti, nel nostro caso i parlanti Napoletano. Men che meno affidare questa sorta di promozione del patrimonio suddetto a enti o personalità legate ad istituzioni che sono deputate ad altro.

 

 

M.G.N.: In che senso, ci può spiegare meglio?

M.V.: Mi viene in mente ad esempio l’interesse e l’azione “culturale” dell’Accademia della Crusca per ciò da loro definito “dialetto” napoletano, seppur attraverso ramificazioni locali, ritengo veramente una contraddizione dato che l’accademia della crusca si occupa di tutelare la lingua italiana !

 

 

M.G.N.: Può dirci i prossimi progetti dell’accademia napoletana?

M.V.: Continueremo la nostra azione di promozione e diffusione della lingua napoletana in Italia e all’estero ai sensi delle convenzioni internazionali sulla tutela dei diritti culturali e contro ogni forma di discriminazione sociale e culturale contro la comunità napoletana in Italia e all’estero e denunceremo ogni forma di strumentalizzazione e mistificazione da parte di chicchessia del patrimonio linguistico e socio culturale dei Napolitani anche e soprattutto in difesa della nostra splendida identità idíoma magnogreca.

 

 

*Si ringrazia Prof. M.Verde per quella intervista

 

 

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