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Antica Kroton: a che punto siamo? Parola al dirigente Senatore

Nonostante i ritardi e le tante perplessità intorno all’argomento, Antica Kroton rimane ancora oggi il progetto strategico della città di Crotone, anche se, con la rimodulazione effettuata dall’amministrazione Voce ha modificato la sua natura. Per comprendere meglio lo stato dell’arte e la visione intorno al progetto abbiamo deciso di intervistare il dirigente comunale preposto, Antonio Senatore.

 

Più di ventinove milioni di euro di interventi già appaltati (progettazione e realizzazione) tramite Invitalia. Cosa si fa precisamente con questi interventi?

I bandi di gara per i ventinove milioni riguardano dieci interventi che sono stati divisi in tre cluster. Tramite l’iter messo in campo da Invitalia abbiamo ridotto i tempi e individuato progettisti e operatori economici che eseguiranno i lavori, sia chi dovrà fare i controlli e i collaudi. Da lunedì avremo a disposizione i tre studi di progettazione che cominceranno a lavorare sulle linee programmatiche dei tre cluster. L’amministrazione affiancherà i progettisti per individuare insieme quelli che sono gli elementi fondamentali del progetto, quelli, insomma, che vanno valorizzati.

 

Partiamo dal primo cluster che contiene i progetti più grossi.

Infatti, nel primo cluster troviamo la strada per Capocolonna (collegamento della città con il promontorio lacinio) e il percorso di Santa Lucia (Vrica e Stuni), accanto a questi due interventi troviamo anche la trasformazione del “Museo del mare” in un info point, cioè un centro di divulgazione sia per quanto riguarda i percorsi subacquei, Vrica e Stuni e la Riserva Marina. Parliamo di un intervento di dieci milioni.

Il percorso di Santa Lucia sarà un percorso naturalistico (pedonale e ciclabile) con delle strutture di accoglienza e divulgazione per i visitatori.Per quanto riguarda la strada di Capocolonna non parliamo di rifacimento della strada ma di trasformazione in un elemento di valorizzazione paesaggistica della città, intervenendo sulle attuali piazzole di sosta.

 

Il secondo cluster invece che prevede?

Riguarda prevalentemente gli interventi sulle mura di cinta del Castello e della città antica. In più via Acquabona e Parco Pignera. Per quanto riguarda le mura l’obiettivo è quello di valorizzare gli antichi camminamenti o almeno una parte di essi. In via Acquabona verrà recuperato e quindi valorizzato lo scavo archeologico già esistente che dovrà coesistere con la costruzione del nuovo istituto Gravina. Su Parco Pignera (area parcheggio dello Stadio fino ai giardini di Pitagora) il Comune ha il compito di valorizzare (4 milioni) lo scavo archeologico che dovrà essere effettuato dalla Sovrintendenza.

 

Ma la Sovrintendenza ha già presentato il progetto di scavo per questa area?

Andiamo sul tasto dolente. Ultimamente ci sono state delle discrasie tra noi e il Ministero, dobbiamo superare queste criticità e riportarci in allineamento.

 

 

E poi c’è l’area ex Ariston?

Esatto. Qui si prevede uno scavo non su tutta l’area ma solo su quella demaniale, quella, cioè, delimitata dal vecchio tracciato della Calabro-Lucana, che verrà utilizzato come camminamento.

 

Il terzo cluster che prevede?

La musealizzazione interna alla città. Quindi un circuito urbano che colleghi le diverse aree di interesse.

 

Dead Line?

Per marzo aprile 2025 dovremo chiudere i cantieri per poter rendicontare il progetto entro il 31 dicembre 2025.

 

 

Fonte: https://www.crotoneok.it/crotone-antica-kroton-a-che-punto-siamo-parola-al-dirigente-senatore/

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