PUGLIESE

Il futuro della Fiera del Levante, la neo presidente: “Padiglioni da ristrutturare. Rilancio necessario per Bari”

Padiglioni da rigenerare per rendere più attrattivo un quartiere simbolo della città di Bari, consentendone così il suo rilancio e proiettandolo verso i cambiamenti dei prossimi anni: è uno degli obiettivi da centrare per la Fiera del Levante che, poche settimane fa, ha visto la nomina di Simonetta Lorusso alla Presidenza dell’Ente Autonomo FdL, società che gestisce il patrimonio immobiliare utilizzato dalla Campionaria.

 

Si tratta di una delle ‘teste’ che compongono la governance della storica istituzione barese: all’Ente autonomo, si affianca, infatti, la Nuova Fiera Del Levante Srl, gestore nel merito degli eventi fieristici come ad esempio il tradizionale appuntamento di settembre, e società all’85% detenuta da CdC Bari e al 15% da Bologna Fiere. Due corpi, spiega Lorusso a Baritoday, “che devono necessariamente camminare insieme perché devono guardare al futuro. La Fiera è un elemento importante della città ed è un volàno. Lo è stato in passato e dovrà esserlo nei prossimi anni”. 

Il nuovo incarico è stato ufficializzato con il voto positivo del Consiglio regionale pugliese avvenuto il 30 gennaio scorso. Una nomina che arriva dopo una lunga carriera tra imprenditoria e istituzioni. Lorusso, oltre ad essere già amministratrice di società come Saicaf spa, Trampolino srl, Marialessia Seconda srl e American Motors srl, è stata anche assessora ai Lavori Pubblici del Comune di Bari dal 2004 al 2009 e del Circolo della Vela dal 2013 al 2021. Adesso una sfida nuova e prestigiosa, ma anche, sostiene, “complicata per tanti motivi. Io ringrazio chi mi ha preceduta perchè è stato svolto un compito in condizioni e momenti difficili, come quando c’era il Covid. Per me si tratta di un ruolo importante perchè, di fatto, si parla di un rilancio di un’area decisiva della città”.

Come sarà la Fiera dei prossimi anni? “La Fiera va ristrutturata – afferma Lorusso -. Dovremo continuare a fare rassegne qualificandole al meglio. 

Uno dei primi passi sarà quello di recuperare le aree utilizzate dalla Regione e dall’Asl per l’emergenza Covid: per quanto riguarda lo Spazio 7, adoperato per le somministrazioni vaccinali, “già dalla prossima Campionaria – dice la presidente – contiamo di poterlo impiegare”. Per il padiglione ex ospedale Covid, invece, i tempi potrebbero essere meno celeri: “Stiamo concludendo i passaggi – aggiunge – affinché ritorni a disposizione della Fiera. Pensiamo possa essere un valore aggiunto. Abbiamo in mente delle idee molto interessanti da sviluppare”.

Spostandoci in altre zone del rione fieristico, vi sono potenzialità inespresse e altre aree già in cambiamento. Tra le “mura della Fiera”, gli ex locali di Eataly dovrebbero trovare sede gli uffici della Deloitte mentre, sempre nel blocco Monumentale, si svilupperà il Polo delle Arti e delle Cultura. Per quanto riguarda, invece, la zona attorno alla storica fontana, “c’è tutta una serie di strutture – rimarca Lorusso – molte delle quali non in buono stato. Ci stiamo adoperando per una forma di rigenerazione ormai necessaria”.

Un rilancio, dunque, imprescindibile da un riammodernamento ormai inevitabile, per non far perdere terreno a una istituzione storica e fondamentale non solo per la città, ma anche per il territorio regionale. Un obiettivo da non fallire se ci sarà sinergia tra i vari enti soci, tra cui Comune, Città Metropolitana, CdC, e, ovviamente, la Regione: “Mi auguro che si cammini tutti insieme – conclude Lorusso – e che possa esserci quel gioco di squadra utile a portare sviluppo e prospettive alla Fiera”.

 

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