Attraverso la lente sensibile del regista, il documentario rivela la storia avvincente del codice perduto di Archimede, un prezioso manoscritto che ha attraversato epoche e continenti

Il documentario “Io Archimede” del regista Vittorio Muscia continua a riscuotere grande successo su Prime Video, con più di 800mila clic registrati sia in Europa che negli Stati Uniti quest’anno.

Questo interesse sottolinea la pervasività del nome e della figura del più grande matematico dell’antichità, Archimede, che visse a Siracusa e vi morì nel 212 a.C. per mano di un soldato romano durante la conquista della città.

Attraverso la lente sensibile del regista, il documentario rivela la storia avvincente del codice perduto di Archimede, un prezioso manoscritto che ha attraversato epoche e continenti. Ritrovato in un convento greco-ortodosso di Istanbul da un filologo danese all’inizio del XX secolo, il libro ha vissuto vicissitudini durante la Prima Guerra Mondiale, riapparendo negli anni ’90 e finendo all’asta da Christie’s di New York, dove è stato acquisito per due milioni di dollari da un appassionato collezionista americano.

La narrazione appassionante del regista rivela i misteri e le peripezie di questo affascinante codice, offrendo una finestra unica sulla vita e sulle opere di Archimede.

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