Al via mercoledì 10 aprile “Scavare Radici. Il racconto della scoperta di Castiglione di Paludi”
Ha il sapore della valorizzazione, dell’appartenenza, di un interesse autentico verso il patrimonio culturale ed il territorio l’azione che da mercoledì 10 aprile prenderà vita nel Museo Civico di Paludi (CS), dove sarà inaugurata la mostra archeologica “Scavare Radici. Il racconto della scoperta di Castiglione di Paludi”: un viaggio a ritroso nel tempo, dalle prime segnalazioni del rilevante sito archeologico ai primi del ‘900 sino alla sua messa in luce, tra il 1950 ed il 1956, che porta al tempo lontano della Magna Grecia e prima ancora. A guidare questo percorso di conoscenza e consapevolezza sono documenti d’archivio e reperti mai esposti prima: una selezione di vasi, oggetti in bronzo, statuine, elementi architettonici dall’abitato fortificato ellenistico (IV-III secolo a.C.) e alcuni reperti dalle necropoli: quella più antica enotria (IX-VIII sec. a.C.) e quella contemporanea all’abitato.
Così Stefano Graziano, Sindaco di Paludi: “È un traguardo che tagliamo con grande, incontenibile gioia, frutto della volontà convinta dell’Amministrazione Comunale di valorizzare il patrimonio culturale di cui abbiamo il privilegio di essere custodi, ampliandone la conoscenza, attraverso le strategie migliori. Un traguardo che diventa punto di partenza, per le prospettive che apre l’arrivo a Paludi – per la prima volta – dei reperti di Castiglione: occasione di formazione e crescita culturale, di conoscenza e fierezza della nostra identità. Un fare, costruire e promuovere cultura necessario, reso possibile dalla rivoluzione culturale contagiosa e coinvolgente promossa nella Sibaritide da Filippo Demma, Direttore del Parco archeologico di Sibari, al quale siamo grati per aver reso possibile la realizzazione della mostra”.